ANDUJAR, VOTO 6 Viene impegnato seriamente solo in una occasione, quando al 59’ in tuffo para la conclusione dal limite dell’area di Amauri. Nel primo tempo non viene mai chiamato in causa dagli attaccanti ducali. Bene nelle uscite aeree. Un po’ frettoloso nei rinvii tanto che Maran nella ripresa lo chiama alla calma. Si contano due parate e sette uscite. Buona prestazione, frutto anche di una difesa che col Parma ha funzionato.
BELLUSCI, VOTO 6 Disputa una buona partita nella giornata in cui il suo reparto ha funzionato bene. Nella difesa a tre occupa il centro-destra. Nel primo tempo intercetta diversi palloni. Mette sola una volta i brividi al pubblico del Massimino quando al 31’ compie un retropassaggio rischioso con Amauri in agguato. Si fa scappare Cassano solo in una occasione, al 36’ ma il fantasista di Bari per fortuna dei rossazzurri non era in giornata. Nella ripresa ci mette lo zampino e salva il risultato bloccando lo scatenato Acquah lanciato in contropiede. Per lui 8 contrasti vinti e 7 persi. Vince 3 contrasti aerei perdendone uno solo. Partita positiva anche dal punto di vista disciplinare.
LEGROTTAGLIE, VOTO 6 ,5 Si piazza al centro della difesa e duella per tutto il match con Amauri. Si fa scappare l’attaccante due volte nel primo tempo e inizialmente soffre lo scontro sulle palle alte con l’italo-brasiliano. Poi prende le misure e spadroneggia nel suo reparto. Al 36’ decisivo sul tiro in area di Cassano, in scivolata devia in angolo. Al 70’ della ripresa ci prova pure in rovesciata ma non inquadra la porta. Nel finale salva due volte la porta di Andujar. Prima all’82’ su Amauri imbeccato in area da Palladino e due minuti dopo su Acquah solo davanti ad Andujar. Vince 6 contrasti e ne perde 4. Pochi passaggi lunghi al contrario di altre volte, se ne contano appena due. Recupera ben 9 palloni.
SPOLLI, VOTO 7 Gioca sul centro-sinistra e per l’ennesima volta esce dal campo con la targa del migliore in campo tra i rossazzurri. La fascia di capitano lo responsabilizza e l’argentino non sbaglia un intervento. Numeri da capogiro per l’ex del Newell’s. Vince 12 contrasti e ne perde 5. Si fa valere sul gioco aereo vincendo 5 contrasti senza perderne uno. Recupera 6 palloni e si carica la squadra sulle spalle quando c’è da far partire l’azione. Al 15’ si fa 50 metri di campo in pieno stile ‘maradoniano’ ma viene stoppato in area dal buon Lucarelli. C’è sempre lui su ogni calcio d’angolo ma non prende bene la mira. Interviene puntualmente prima su Cassano, poi su Amauri e anche su Biabiany. Al 52’ decisivo il suo intervento con Palladino lanciato in area rossazzurra. Nel finale ci prova con un tiro smorzato.
ALVAREZ, VOTO 6 Gioca da esterno di centrocampo ma non disdegna la fase difensiva facendosi trovare sempre puntuale sui piedi dell’avversario. Nel primo tempo costringe Gobbi ad una partita da spettatore. Cala nella ripresa insieme alla squadra. Poco servito dai compagni in fase propositiva. In pratica il Catania ha attaccato pochissimo dal suo lato. Meglio comunque l’Alvarez che conosciamo da terzino. Anche per lui numeri importanti, vince 12 contrasti e ne perde appena 3.
PLASIL, VOTO 6 Si incomincia ad intravedere qualcosa del Plasil che ha calcato i campi di mezza Europa. Contro il Parma disputa una buona partita. Come con il Livorno inizia alla grande e dai suoi piedi parte il cross per il quasi gol di Bergessio solo dopo 60 secondi di gioco. Sviluppa con personalità la fase di possesso e di non possesso. Al 33’ salta in maniera raffinata un avversario e calibra una precisa apertura per Barrientos. Al 63’ ci mette lo stinco per fermare il potente tiro dal limite di Marchionni. Dopo l’uscita dal campo di Almiron si piazza in mezzo al campo e prova a contenere gli attacchi di un Parma più in salute rispetto agli etnei. A tredici minuti dalla fine, sfiora il gol calciando un diagonale che si perde di poco a lato. Per lui 26 passaggi corti, un solo passaggio lungo (quello per Barrientos nel primo tempo) ed una percentuale del 81,5% di appoggi riusciti.
ALMIRON, VOTO 5,5 Non vive un momento di forma smagliante ma bisogna apprezzare il lavoro svolto dall’argentino nel primo tempo. Inizia bene ingabbiando Cassano e costringendolo a spostarsi sul centro-sinistra. Al 24’ intercetta un importante pallone con il Catania scoperto in difesa. Si fa carico di portare palla al piede e di far risalire la squadra. A fine partita è il calciatore del Catania ad aver effettuato il maggior numero di passaggi, 40 con una percentuale dell’87,5% di suggerimenti riusciti. Recupera 6 palloni ma perde numerosi contrasti specialmente nella ripresa quando scompare dal campo. Esce al 63’ per fare spazio a Boateng dopo aver provato una conclusione al volo dal limite dell’area.
GUARENTE, VOTO 5,5 Gioca una partita di quantità. Meglio nella ripresa rispetto al primo tempo quando si fa saltare più volte da un ispirato Acquah. Ci prova dal limite dell’area al 27’ ma senza troppa convinzione. Nel primo tempo perde 5 dei 7 contrasti totali. Meglio nella ripresa quando si muove più palla al piede riuscendo a dialogare con i compagni. Dai suoi piedi partono il 50% dei palloni diretti nella metà campo avversaria. Al 73’ sbaglia clamorosamente l’appoggio per lo smarcato Maxi Lopez in una azione favorevole per l’undici di Maran.
MONZON, VOTO 5,5 Meglio rispetto alle sue ultime uscite. Viene chiamato da Maran ad una partita votata più alla fase offensiva che a quella difensiva. Gioca inizialmente da esterno di centrocampo, poi nella ripresa da esterno d’attacco e anche da interno sinistro di centrocampo. Dai suoi piedi partono 5 cross che tuttavia non sortiscono pericoli per la porta difesa da Mirante. Ancora da rivedere qualcosa in fase difensiva. Al 30’ si fa scappare Biabiany, per fortuna il cross ravvicinato del giocatore ducale non trova compagni. Nella ripresa soffre le folate offensive di Acquah e soprattutto di Palladino. Quest’ultimo viene lasciato sistematicamente libero di crossare. Al 77’ strappa gli applausi del Massimino, dribbling secco su due avversari e calibrato cross che non trova maglie rossazzurre in area. Bene nel gioco aereo, riesce infatti a spizzicare numerosi palloni. Ha preso maggiore confidenza con i compagni e si è mostrato sicuramente in crescita.
BARRIENTOS, VOTO 5,5 Il ‘Pitu’ non ha giocato una gran partita. Appena 24 passaggi e solo il 75% riusciti. Viene schierato da Maran come seconda punta, non proprio il suo ruolo preferito. Nei primi minuti della partita attacca sul centro destra, poi Maran lo sguinzaglia tra le maglie biancocrociate. L’argentino si muove su tutto il fronte d’attacco ma quasi sempre girando a vuoto. Bravo Donadoni nell’indirizzare i suoi calciatori a raddoppiare o triplicare la marcatura sul talento rossazzurro. Si intestardisce nel trattenere il pallone che alla fine perde in 10 occasioni. Nel secondo tempo illumina prima su Boateng al 65’ con una bella apertura e poi di tacco smarca sempre l’ex giocatore del Milan. Il campo appesantito dalla copiosa pioggia non lo aiuta nella gestione del pallone.
BERGESSIO, SENZA VOTO Esce al 32’ del primo tempo per infortunio. Sfiora il gol al primo minuto lanciandosi in scivolata sul cross di Plasil. Fa a sportellate con Lucarelli ma perde il duello con il numero 6 dei gialloblù. Per il “Lavandina” un solo passaggio, due contrasti vinti e tre persi.
MAXI LOPEZ, 5,5 Entra al 32’ del primo tempo al posto dell’infortunato Bergessio. Entra a freddo ed incontra qualche difficoltà nel controllo del pallone. Nella ripresa duella con Lucarelli che a fine partita è uno dei migliori del Parma. Poche volte riesce a fermare palla e ad aprire il gioco per le corsie laterali. Un solo spunto al 56’ quando si smarca bene e calcia dal limite dell’area trovando la deviazione in corner di Felipe. Perde 4 contrasti aerei vincendone 3. Un tiro in porta ed un pallone recuperato. Fatica ma è anche vero che riceve pochissimi palloni giocabili.
BOATENG, VOTO 6 Entra al 63’ della ripresa al posto dello spento Almiron. Con il suo ingresso, Maran cambia modulo e passa al 4-3-3. L’ex giocatore del Milan entra in campo con personalità ed attacca sul lato destro. Bene nei movimenti senza palla. Conquista due corner e ripiega in maniera decisiva su Amauri.
KEKO, SENZA VOTO Gioca gli ultimi nove minuti di partita, compreso il recupero. Lo spagnolo prova a mettere vivacità all’attacco del Catania ma il Parma si difende bene e conquista meritatamente il pari.
ALL. MARAN, VOTO 5,5 Costretto a cambiare modulo per le numerose assenze soprattutto in avanti. Senza Castro e Leto, si inventa Monzon e Alvarez esterni offensivi. Miglioramenti se ne sono visti, soprattutto in fase difensiva. Nessun gol incassato ed appena due parate per Andujar. Manca ancora il collante tra centrocampo ed attacco. In mezzo al campo si intravede qualcosa di buono con Plasil e Guarente che possono garantire qualità e quantità. Serve però maggiore velocità di manovra e sicuramente più fantasia lì davanti. Il turno infrasettimanale non aiuta il mister a collaudare meglio lo scacchiere rossazzurro. Prima della partita col Parma aveva giudicato molto buono il lavoro settimanale dei suoi. I suoi ragazzi dovranno ancora faticare ma i primi frutti si sono visti.
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